Direttamente dalla schiera dei cattivi della Universal arriva sugli schermi Gru, protagonista di Cattivissimo me (Despicable Me) un cattivo doc il cui nome deriva addirittura dall'acronimo di Glavnoye Razvedyvatel'noye Upravleniye (direttorato principale per l'informazione) il superservizio segreto dell'URSS più grande, più indipendente e più segreto del KGB.
Questo la dice lunga sulle origini e sullo stile del cattivo che congela i clienti in coda e il cui fine ultimo è quello di rubare la luna. Per i suoi piani GRU può contare su un esercito di esseri gialli e un dipartimento tecnologico da fare invidia a quello di Q (in realtà parodiato dal Dr. Nefario) dell'MI6 britannico di
James Bond.
Un giorno Gru incontra tre orfanelle che dovrebbero servire per i suoi scopi, ma in realtà gli cambieranno la vita.
Film carino/favola buona, Cattivissimo me si lascia sicuramente guardare ed è godibilissimo anche se al contrario dei suoi predecessori risulta essere molto più orientato verso il pubblico dei bambini che non agli adulti. Infatti, al contrario di ciò che ci si aspetterebbe, considerato la trama, sono pochissime le citazioni ai film del genere. A parte Bond, si può ritrovare Il padrino, la febbre del sabato sera e poco di più.
Ma veniamo ai product placement che, come abbiamo detto nel titolo, si può dividere in product placement reali, inventati, geniali e fittizi, e, se proprio vogliamo, potremmo anche tirare in ballo il location placement con la statua della libertà rubata al New York-New York Hotel & Casino di Las Vegas invece dell'originale.
Fra i product placement reali ne troviamo alcuni fra cui il più interessante è sicuramente Arbre Magique per le attrezzature di GRU.
Fra i product placement fake di cui questo genere di film sono pieni troviamo il Gru-Ray fatto a immagine e somiglianza del Blu-Ray.
La genialata invece è data dalla Banca del Male (Bank of Evil) che risulta essere formerly Lehman Brothers. Per chi (ovvio non i bambini) conosce un attimo quello che è successo nell'economia mondiale, non può non apprezzare le scene in banca di questo "product placement" cattivissimo e geniale.
Per ultimo non possiamo non dire due parole su un product placement fittizio. Alcuni comunicati stampa davano il product placement di una nota azienda all'interno del film. Onestamente non ne abbiamo trovato traccia ne dentro (pellicola) ne fuori (sala ovviamente come sponsorizzazione non pp). Probabilmente siamo fuori zona per gli spot e la cross promotion, ma il product placement è un'altra cosa.