Due anni dopo l'uscita di Spiderman, Sam Raimi rimette in pista l'arrampicamuri con praticamente lo stesso cast, morti (Zio Ben - Cliff Robertson torna in sogno a Peter Parker a ribadire che ogni grande potere comporta grosse responsabilità mentre Green Goblin - Willem Dafoe torna come spettro dietro lo specchio per segnare la via a Harry Osborn - James Franco in attesa del terzo episodio) e cameo (Stan Lee salva in questo caso una signora dalla caduta delle macerie mentre Bruce Campbell passa da annunciatore del ring che inventa il nome Spider-man a maschera del teatro rompicoglioni) compresi.
Anche in questo caso l'uomo ragno dovrà vedersela con un superscienziato impazzito a causa di un esperimento andato a puttane: Doc Ock alias il Dottor Otto Ottavius interpretato da Alfred Molina. Intanto la vita di Peter Parker è un disastro a causa della sua doppia vita: ritardo al lavoro, ritardi a scuola e a teatro per vedere la sua fidanzatina di sempre che stanca di aspettare si sta per sposare con il figlio di Jonah Jameson, il direttore del Daily Bugle. Non riuscendo più a sopportare la situazione il povero Peter deciderà di dare le dimissioni da supereroe che alla fine saranno rifiutate proprio dal suo antagonista.
Sul fronte del product placement delle 35 marche presenti nessuna riesce ad eguagliare quelle come Carlsberg o Dr. Pepper del primo episodio. Fra quelle degne di nota Joey's Pizza dove lavora, Sabrett dove prende un hot dog felice dopo aver dato le dimissioni e la borsa dei magazzini Bloomingdale's con la quale il netturbino porta a Jameson il costume di Spiderman.
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