Due detective della omicidi della polizia di Seoul vengono messi praticamente in competizione: chi scoprirà l'identità di un serial killer che sta mietendo vittime avrà la promozione a capo. Il primo riesce a ricevere il nome dell'uomo da un'informatrice che, però, lo costringere ad essere suo alibi per l'omicidio del suo spacciatore. Il secondo, visto il successo del primo, prende una decisione di intervenire nella difficile cattura dell'assasino che abita in una sorta di condominio base di malavitosi cinesi e thailandesi sotto la sorveglianza di più di sezione dei servizi speciali e, fregandosene di tutti i protocolli provocando una serie di disastri fra cui la morte di un collega. 

A questo punto il rapporto fra i due diventa insostenibile e, per di più, il vero assassino è ancora in giro deciso di vendicarsi con uno dei due. 

Tratto da 36, uno dei capolavori del Polar, the Beast è un buon remake che mixa azione, violenza e anche tinte horror in un perfetto heroic bloodshed coreano. 

Tanto, anzi quasi solo Glenfiddich, nel bar dove si passano le informazioni fra mafiosi e polizia. Fra gli altri product placement, oltre alle auto, zippo e LG anche se compare davanti ai cadaveri del serial kiler e del poliziotto.