Seleziona un film
Die Flamme (1923)
Regia
Ernst Lubitsch
Trama
“Il film che realizzò in seguito Lubitsch fu Montmartre (Die Flamme, 1923). Si svolgeva a Parigi durante il Secondo Impero, e c’erano dei boulevards e dei caffè da disegnare e da costruire. Raccontava gli amori tragici di un giovane musicista e di una prostituta” (sempre dalle memorie di Stern). Il film è in gran parte perduto, rimangono solo una ventina di minuti visibili ma il Filmuseum di Monaco lo ha “ricostruito” utilizzando foto di scena, ma anche i bozzetti dello stesso Ernst Stern preparatori per le scenografie. Naturalmente dare un valore qualitativo al 20% sopravvissuto si fa fatica, possiamo dire che Lubitsch (all’ultimo film tedesco prima di trasferirsi definitivamente a Hollywood) ha ben valorizzato le capacità attoriali (che comprendevano una gamma espressiva vastissima, un modo di recitare decisamente “moderno”) della diva Pola Negri. Nello spezzone sopravvissuto è contenuta anche una scena in cui vi è un confronto carico di tensione sia erotica che psicologica tra i tre protagonisti della storia. Adolphe innamorato di Yvette (Pola Negri) si vergogna di lei per il passato da prostituta e nonostante l’abbia accettata in casa fa fatica a farla accettare alla madre e al migliore amico, Gaston (il terzo elemento della sequenza), che in passato è stato cliente di Yvette. Quest’ultima umiliata dall’atteggiamento di Adolphe fa in modo di sedurre Gaston mentre il compagno è nascosto dietro un paravento per farlo ingelosire. Qui la Negri (che con Lubitsch collaborava da tempo e con lui ha licenziato una Carmen tuttora famosa nella storia del cinema) dà il meglio di sé passando da dimessa e umiliata a tentatrice. Questa sequenza, le foto e i bozzetti ci fanno rimpiangere di non poter vedere il film intero (voto ng)
STEFANO BARBACINI
Trama a cura della redazione di
TOP Brand:
Affila le armi del tuo Product Placement con