Film in concorso al NIFFF International Fantastic Film Festival di Neutchatel del 2024 che meritava di vincere, non in quanto il più bello in assoluto, ma perché almeno rispetto ai vincitori, manteneva quello che prometteva.

Il regista sul palco aveva avvisato: “Io amo far spaventare gli spettatori”. Non che ci fossero grandi spaventi per chi vede horror da quando è nato, ma le urla in sale sono state tutte e un colpo alle poltrone che non ricordavo dai tempi di Repulsion di Polanski al bergamo Film Meeting di un bel po’ di anni fa.

La storia è semplice: Dani sta ristrutturando con il marito, che è il direttore di un istituto psichiatrico, un bellissimo maniero da paura in mezzo al nulla. Una sera che rimane da sola (lei nel frattempo dorme in una canadese al centro del salone principale) un uomo vagamente strambo bussa alla porta dicendo di aprirgli perché lui ha visto qualcuno entrare in casa. Lei non sa cosa fare e, non è uno spoiler, viene ammazzata.

Un anno dopo il marito va a trovare la sorella gemella che è una potente sensitiva non vedente che, a quel punto, sentendo che c’è un pericolo in agguato si presenta al maniero, dove l’ex cognato vive con la nuova compagna, decisa a passarci la notte.

Non è da sola ma ha con se una statua umana a grandezza reale che riserverà non poche sorprese ed è la vera protagonista del film. Inutile dire che scopriremo cosa è successo quella famosa notte e una parte fondamentale della ricerca lo ha la Canon di Dani.

Un buon product placement in un film che sa dosare bene i momenti di tensione e che riserva un po’ di sorprese. Fra quelli che meriterebbe una distribuzione in Italia. Voto mio 7 Barbacini 7 -